sabato 23 agosto 2014

Educare a volare...

"Siamo liberi di andare dove ci aggrada e di essere quelli che siamo" rispose Jonathan e, levatosi in volo, fece rotta verso oriente, dove aveva dimora lo Stormo. (Il Gabbiano Jonathan Livingston di R. Bach)

Chi di voi ha letto questo libero? E' abbastanza conosciuto e personalmente mi è rimasto nel cuore fin dalla prima lettura. Oggi è difficile per noi sentirci davvero liberi di esprimere quello che siamo. Troppo spesso siamo sopraffatti da paure, ansie, sensi di colpa. Non vogliamo tradire la nostra famiglia, il nostro gruppo o la nostra cultura e per questo continuiamo a recitare parti che non ci appartengono. Ci troviamo a seguire progetti di vita scelti da altri finché un giorno non ci accade qualcosa e ci accorgiamo di essere infelici. Molte persone fanno finta di niente, non ascoltano questi messaggi e continuano a recitare il loro ruolo credendolo l'unico possibile perchè non porta ad alcun rischio. Jonathan decide di fare diversamente e sceglie di provare a conoscere quella parte di sè che non gli è stata data da altri gabbiani come lui. Vuole conoscere la sua essenza, solo così potrà fare ciò che altri non sono mai riusciti a fare. La cosa più interessante è che questa "essenza" appartiene ad ognuno di noi ed ecco perchè credo che come adulti dobbiamo principalmente educare a volare, come fece Fletcher.


"Innanzi tutto" incominciò, piuttosto greve, "vi dovete rendere conto che un gabbiano è fatto a immagine del Grande Gabbiano, è un'infinita idea di libertà, senza limite alcuno, e il vostro corpo, da una punta dell'ala a quell'altra, altro non è che un grumo di pensiero."
I giovani gabbiani lo guardavano, stupiti e un po' canzonatori. Ehi, Ehi pensavano, è così che tu ci insegni la gran volta?(Il Gabbiano Jonathan Livingston di R. Bach)

Già, purtroppo andare verso la propria essenza sembra noioso o una cosa per pochi (magari anche un po' squilibrati), ma in realtà è lì che si rivelano le nostre potenzialità, quello che noi siamo chiamati a fare. A volte è un lavoro doloroso riconoscere e perdonare i "grumi di pensiero" che sono in noi, ma con questo ci educheremo a ritrovare quello che veramente siamo. In questo modo ci educheremo a volare cercando le piroette o la gran volta che meglio riusciamo a fare.

[per l'immagine si ringrazia http://www.iltuocoach.it/come-gabbiano-jon/]

Nessun commento:

Posta un commento