sabato 22 febbraio 2014

Appuntamenti Primavera 2014

Ieri sera al Circolo Noi di Castagnaro ho tenuto la serata dal titolo "Bambino difficile o bambino arrabbiato?". L'interesse dei genitori presenti è stato alto perchè oggi è davvero difficile per loro comprendere la modalità con cui relazionarsi, sono invasi da moltissime informazioni diverse e spesso hanno difficoltà a gestire il poco tempo che hanno a disposizione.
L'evento era organizzato dalla Parrocchia, dal Comune e dall'Associazione il Salice grigio e la serata, con lo stesso argomento si ripeterà a

Legnago presso la Sala Civica il 17 Aprile 2014 alle 20.45 "Bambino difficile o Bambino arrabbiato?"

Altri appuntamenti in programmazione si svolgeranno ad Albaredo d'Adige, organizzati dalla Parrocchia e dal circolo Noi con il Patrocinio del Comune e l'appoggio dell'Istituto Comprensivo della zona. 
A breve le descrizioni specifiche dell'evento!

giovedì 13 febbraio 2014

Un posto dove mi ritrovo.... ovvero la meditazione per i bambini e le bambine

"Mamma ti prego! Voglio venire qua per sempre!" Li per li sentire una bambina che dopo un incontro con me dice cosi alla madre potrebbe far crescere a dismisura il mio orgoglio... poi mi discosto, prendo le distanze e mi accorgo ancora una volta che sono io che devo apprendere da loro. Queste anime in crescita sono cosi vicine al mondo spirituale più di quello che noi crediamo! Quando creo qui nel mio studio lo spazio per loro, uno spazio di accoglienza, di nuova creatività e di meditazione essi trovano finalmente il modo per ricontattare la loro vera essenza, la loro anima. Con molta facilità, appena vedono che possono fidarsi ed abbassano le loro barriere (spesso date dagli adulti) si  entrano nelle visualizzazioni proposte o nelle meditazioni con estrema facilità e riescono a viverci dentro. Riescono ad entrare in quello che vedono non disperdendosi, ma con estrema presenza. Bambini che a scuola vengono giudicati distratti o poco interessati dimostrano invece una grande capacita di essere qui e ora nel momento della meditazione. Se avete provato qualche volta questa pratica, sapete di cosa sto parlando. Solitamente noi adulti, nel momento stesso in cui chiudiamo gli occhi per concentrarci ad esempio sul nostro respiro, iniziamo a pensare ad altro. Magari all'inizio ci innervosiamo pure e ci sforziamo di non ascoltare i nostri pensieri e poi al contrario ci facciamo trasportare da essi senza esserne nemmeno più consapevoli. I bambini invece vedono in questo loro posto interiore luoghi, storie e particolari in modo attento, preciso e li sanno riportare perché li hanno vissuti con vera presenza mentale come direbbero i monaci buddhisti. Loro accettano quello che vedono con immensa gratitudine e stanno l´ad osservare con fiducia quello che accade. Quando ritrovano questa capacità in loro si sentono come tornati a casa, sanno che esiste un posto in cui possono essere quello che realmente sanno di essere, acquistano fiducia in se´ stessi. Questa capacità con l'abitudine e la quotidianità si riporta poi nella vita scolastica, in quella familiare o delle amicizie. Il bambino o la bambina non imparano più a fuggire dai momenti abituando cosi il corpo e la mente a staccarsi e a non essere consapevoli o attenti, ma al contrario hanno fiducia su come loro possono agire e essere presenti nella propria realtà. 

I figli ci chiedono di essere dei creativi...

O. M. AIVANHOV, filosofo orientale così diceva: "UN BAMBINO CHE NASCE, NON NASCE PER CASO. SE MI DOMANDATE PER QUALE RAGIONE E' NATO VOSTRO FIGLIO, VI RISPONDERÒ': “AFFINCHÉ' SAPPIATE COSA AVETE NELLA VOSTRA MENTE” E' COSI' CHE GLI UOMINI E LE DONNE IMPARANO A CONOSCERSI: ATTRAVERSO I LORO FIGLI."
Infatti, spesso la nascita, la crescita, o anche la semplice ricerca di un figlio, mettono l´uomo e la donna davanti a nuove domande, alcuni reagiscono alzando muri e seguendo le credenze genitoriali o culturali, altri si chiedono se quello che pensavano dei bambini sia davvero cosi. Quando poi si inizia a conoscere a fondo e senza pregiudizi l'anima del bambino o della bambina nata, si iniyia anche a riallacciarsi con la naturalità del crescere che spesso non siamo noi a decidere, ma si deve solamente seguire e apprendere da essa.
Si ripercorre poi ´la propria infanzia, ciò che davvero dovevamo essere, ma non ci e´ stata data la possibilità, ci accorgiamo allora di esserci dimenticati chi siamo davvero. La nostra anima continua il suo comunicare con noi attraverso il corpo o la mente, ma noi siamo troppo impegnati a volte a sostenere ruoli che ci sono stati imposti dalla società, dalla cultura, dall'albero genealogico. Spesso agiamo conformandoci o semplicemente scegliamo di fare esattamente il contrario di quello che ci viene chiesto dall'esterno. Se non diventiamo consapevoli di ciò sarà un ripetersi di ruoli ed errori che tramanderemo ai nostri figli, a meno che non decidiate di spezzare la catena e di scegliere una via creativa: un nuovo percorso, un nuovo modo di vedere e costruire la vostra vita. Anche Picasso avrebbe potuto disegnare come i pittori passati, ma invece ha cercato di avere a disposizione tutte le prospettive possibili e ha trovato la sua terza via creativa. E´ un po quello che un giorno potreste decidere di fare voi con la vostra vita e di conseguenza con la vita dei vostri figli. Vi siete chiesti se davvero le scelte che state facendo siano dettate dalla consapevolezza o da pregiudizi che forse non sapete nemmeno da chi sono stati inventati? Quelle piccole scelte quotidiane, quei gesti che scegliete per i vostri figli e figlie,´da come avviene il concepimento, il parto, lo svezzamento, l´allattamento, l'apprendimento scolastico, lßagire con i premi o le punizioni.... da dove nascono? Oggi sembra poi che tutti siano esperti del settore, specialmente su Facebook, Twitter o simili... In realtà credo che dentro di noi si celi già tutta la conoscenza del perché siamo qui e dobbiamo solo essere educati a riappropriarci della nostra essenza. Non ci servono giudizi o consigli preconfezionati, ma strade creative e accoglienti. Gli strumenti che ci possono accompagnare e sostenere sono molteplici. Attraverso la narrazione di se´ la persona inizia già da sola a prendere consapevolezza del suo agire nel mondo. In seguito la floriterapia, sempre usata in modo creativo, può sciogliere i blocchi o renderci evidente ciò che non ci appartiene. Mano a mano che si procede si potrà prendere nuova consapevolezza dei blocchi presenti nel proprio corpo o nel proprio respiro con la meditazione o la semplice visualizzazione. Si inizieranno a vedere nuove vie creative attraverso composizioni più o meno artistiche, attraverso nuove intuizioni o attraverso il nuovo agire nella nostra vita. Ognuno ha la sua strada da percorrere, diversa da tutte le altre, ma una cosa e´ certa: nessuno dovrebbe scegliere per noi la meta.

lunedì 3 febbraio 2014

Perchè lo Yoga per i bambini

Lo yoga, come purtroppo non tutti sanno, non è solo un insieme di pratiche fisiche dette Asanas o di respirazioni chiamate Pranayama, ma è molto di più. Allontanandoci dall'idea che lo Yoga sia religione, quindi accogliendo l'idea più antica e originaria e laica dello Yoga nato in India ci accorgiamo di come sia una via che guarda a tutte le dimensioni della persona. Nella visione olistica che cerco di avere nel mio lavoro di pedagogista, lo yoga riesce a far cogliere ai bambini quella totalità di cui sono composti e riesce a riportarli in completa serenità alla loro essenza. Troppo spesso mi sono trovata davanti a bambini e bambine, specie nell'età della Primaria e Secondaria di Primo grado, già pieni di sovrastrutture create dalla società o dagli adulti che li circondando. Essi sono già costretti in queste etichette e si riempiono di stress, di tensioni, di emozioni inespresse per cercare di seguirle e di rispettarle. Ogni bambino o bambina ha il suo modo di reagire: alcuni si chiudono, altri si arrabbiano, altri recitano il ruolo dei "bravi bambini", ma quasi tutti non riescono più a prendere contatto con la loro serenità. Lo yoga riesce a ridare questo contatto originario e spesso, specie dopo alcuni incontri di gruppo o individuali, in cui unisco anche giochi di arteterapia, racconti o altri strumenti pedagogici, gli stessi genitori vedono il loro figlio "diverso", alcuni notano il tono della voce più calmo, altri più apertura comunicativa. A modo loro reagiscono positivamente a questo spazio di pace creato per loro in cui si possono esprimere per quello che realmente sono, in cui possono contattare le loro emozioni senza averne paura o essere giudicati o analizzati. 
Oltre ad avere ottimi risultati sulle relazioni familiari e sull'emotività, si possono riscontrare a lungo andare, con una pratica costante, buoni risultati anche nella concentrazione e nell'attenzione, migliorando così anche alcuni problemi scolastici; non solo perchè si migliora l'autostima in sé stessi, ma anche per le modificazioni a livello ormonale che avvengono grazie ad alcune specifiche posizioni. Buoni risultati si possono avere nei problemi dell'apprendimento o del comportamento supportandolo ad idonei percorsi educativi. Lo stesso vale anche per disturbi dello spettro autistico come parla nel suo studio Dion E. Betts. Personalmente credo che il grande potere della scienza yogica non stia solo nelle pratiche corporee, ma nella capacità, attraverso mantra, meditazioni e altro, di far sentire al bambino la sua reale essenza e di fargli intuire senza grandi sforzi le sue emozioni, comprendendole e raggiungendo una diversa consapevolezza di sè e quindi un diverso modo di percepire ciò che gli accade attorno. In più, quando nel contempo i genitori cercano di capire la propria modalità educativa e si aprono diversamente al proprio figlio, si modificano in modo positivo molte relazioni familiari in precedenza difficili da gestire.

Se siete interessati a conoscere la tipologia di percorsi individuali o di gruppo da me organizzati potete contattarmi a:
amritapedagogia@gmail.com
Cell 3479454211

Per piccoli gruppi di bambini (max 5) si organizzano corsi anche nello studio di  Albaredo d'Adige.