mercoledì 4 settembre 2013

L'iperattività... cos'è?

Oggi, nella scuola in cui lavoro, una mia collega mi ha posto la seguente domanda "Le cause dell'iperattività sono genetiche?". Da qui è nata una lunga riflessione sull'argomento, tanto che ho voluto prendere spunto per parlarne qui con voi questa sera.
La sindrome denominata ADHD nasce dopo test diagnostici fatti su bambini nei quali si riscontravano precise caratteristiche. Fin qui potrebbe anche andare bene, ciò che lasciò molti esperti di educazione e genitori perplessi fu l'immediata cura che ne seguì: uno psicofarmaco, il famoso Ritalin. Bene, se la vostra ideologia vi impone di seguire ciecamente ciò che le case farmaceutiche vi impongono vi consiglio di non andare avanti nella lettura.
La mia collega invece, con un lieve sogghigno, ha continuato dicendo: "Ok, e invece "la nostra pedagogia" cosa dice?". Personalmente mi piace pensare per diverse sfumature e pur avendo letto molto sull'argomento mi lascio sempre qualche via aperta per il confronto. Ciò che per ora mi convince di più sono due strade.
La prima riguarda una possibile carenza di alcuni elementi come il Ferro che impediscono una giusta attività cerebrale e per questo vi consiglio il libro di S. Scoglio "Non è colpa dei bambini". La seconda invece ha una sfumatura più "pedagogica". A mio vedere un certo tipo di educazione e di modo di vivere sta alimentando un eccessivo stress in bambini, ma anche in adulti che da qualche parte deve necessariamente uscire; siamo come troppo carichi di energia. Qui possiamo riprendere il discorso dell'alimentazione ad esempio. Troppi zuccheri, carboidrati raffinati o sostanze eccitanti come la caffeina sono presenti quotidianamente nella dieta dei nostri figli. Dall'altra manca il giusto movimento libero e non guidato da sport o da attività guidate che avevamo un tempo. Non voglio fare la nostalgica o la bacchettona, ma semplicemente dobbiamo iniziare a pensare a quanto stanno seduti i bambini e le bambine di oggi (scuola, Tv, si preferiscono giochi come i videogame...), ma allo stesso tempo vengono iperstimolati da immagini e suoni sovreccitanti. Un cane che si morde la coda!! Mi carico di energia con alimenti, immagini e suoni, ma non li trasformo in nessuna delle mie attività quotidiane... da qualche parte tutta questa riserva dovrà uscire! Ad un certo punto accade quindi, in soggetti che possono sicuramente essere più predisposti di altri, che non ci si sappia più autoregolare e che si continui a scegliere attività sovreccitanti. Di generazione in generazione stiamo perdendo la capacità di fermare noi e il nostro corpo, di controllarlo con serenità ed equilibrio e tutto questo si registra nel nostro DNA. Forse allora può essere vero in questo senso una base genetica, ma credo che siamo ancora in tempo per ripensare all'educazione che diamo alle nuove generazioni. Personalmente ho trovato molti frutti nell'utilizzo con i bambini e preadolescenti di giochi di meditazione o rilassamento che si rifanno allo Yoga. Un altro grande strumento sono anche i Mandala. Molte altre sono le nuove strade che ognuno di noi può trovare per far sì che i nuovi bambini e bambine possano ritrovare la loro serenità e smettano di crescere in balia di un corpo che sembra quasi estraneo a loro.
Vi lascio con il nome di un sito che per curiosità potete andare a visitare: www.giulemanidaibambini.org. Buon approfondimento!

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