lunedì 14 ottobre 2013

Figli, ovvero: come divenire nel mondo dei genitori...

Non si è nel mondo,
si diviene con il mondo,
si diviene contemplandolo.
Tutto è visione, divenire.
Si diviene universo.
Divenire animale, vegetale,
molecolare, divenire zero.
(Gilles Deleuze)
 

Una delle questioni che attanaglia maggiormente i genitori è quello di come dare le regole, di sapere quale è il confine tra il lasciar decidere ai propri figli e pensare a ciò che è meglio per loro. Credo che viviamo in un periodo di confusione in cui spesso vi è molta incoerenza tra quello che si crede o si pensa e quello che poi invece si fa o si sceglie realmente. Siamo portati a vivere nella continua finzione o nel continuo pensiero di ciò che si vorrebbe essere o fare, dimenticando e perdendo il senso di ciò che si è davvero, di ciò che si sta vivendo nel presente. Tutto ciò provoca smarrimento e poco senso della realtà. I bambini sanno esprimere bene questo disagio: capricci, agitazione, insonnia, pianti inconsolabili... e molti altri atteggiamenti che gli educatori di oggi hanno ben presente e  che ci mettono davanti ala classica domanda: "Ma hai tutto... cosa ti manca?!". Ho riflettuto su questo e credo che ciò che manca è la realtà delle cose. I figli e le figlie di oggi vivono attraverso il nostro spaesamento, e se è vero ciò che leggiamo del filoso Deleuze, se noi diveniamo il mondo che viviamo, quale potrà essere la risposta di chi non si sente sicuro e sorretto? Il bambino vive il mondo dei genitori, attraverso di esso, nella quotidianità. Spesso siamo in cerca della ricetta "salvavita" che cambi l'atteggiamento del bambino dall'oggi al domani. A volte esistono delle strategie che sembrano portare a dei risultati, ma queste possono avere efficacia a mio avviso solo se entrano a far parte della normalità e non del gesto straordinario. Il bambino avrà un vero e sereno cambiamento solo quando il genitore per primo "diverrà con quel mondo nuovo che gli sta proponendo". I figli cambiano quando cambia il mondo vissuto dai genitori. Ciò che davvero è vincente è la congruenza del fare e del pensare che possono avere una madre e un padre nel loro abitare il mondo. Il metodo più efficacie per trasmettere qualcosa è l'esempio e il vivere consapevoli di ciò che si fa. Se cogliamo la sfida di essere mediatori per l'educazione dei nostri figli, possiamo anche cogliere la sfida di rieducare il nostro divenire per essere un nuovo mondo per il loro divenire.

Nessun commento:

Posta un commento